Non solo PCT

Indisponibilità PEC, 15 febbraio p.v., ore 20.00 – 24.00

Fonte: Portale della Giustizia Amministrativa – 31 gennaio 2020

Si informa che a causa di un intervento di manutenzione straordinaria del gestore di PEC, Telecom Italia Trust Technologies, nella giornata di sabato 15 febbraio dalle ore 20:00 alle ore 24:00, potranno essere registrati disservizi nella raggiungibilità di alcuni servizi esposti dalla G.A.
In particolare potrebbero verificarsi ritardi nella ricezione della così detta terza PEC, con cui si fornisce riscontro sulla corretta registrazione del deposito.
Si prega di non provare ad effettuare più invii e di attendere il limite temporale di 24 ore, indicato dalla normativa ed in caso di difficoltà si invita ad utilizzare, la funzionalità di UPLOAD, prevista da specifiche tecniche e presente sul Sito, inserendo il messaggio di errore ricevuto da PEC.

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PAT: via a Telegram per la chiamata in udienza con un messaggio sullo smartphone

Da giovedì 6 giugno p.v. la VI sezione del Consiglio di Stato sperimenterà il progetto “in udienza con un messaggio”.
Tale sperimentazione, che coinvolgerà progressivamente le altre sezioni giurisdizionali del Consiglio di Stato e poi quelle dei TAR, permetterà ai professionisti di essere informati sullo stato dell’udienza (per es. sul numero di chiamata in corso) attraverso il canale Telegram “CDS_Sezione_Sesta”.
Si tratta di un’applicazione di messaggistica istantanea analoga ad altre presenti sul mercato (tra cui ad esempio WhatsApp).

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Genova DET 2019 – Smart Concept

È iniziato il Genova DET – Smart Concept: tra oggi e domani professionalità di spicco con background tra loro diversi si incontreranno per dibattere delle tematiche giuridiche ed etiche che l’utilizzo delle Smart Technologies pone.
Per un quadro suggestivo del tema e del modo in cui i giuristi guardano e potrebbero guardare a esso, si rinvia all’articolo di Andrea Stanchi (Avvocato in Milano e Componente dell’Organismo Congressuale Forense e della Commissione Informatica Dell’Unione Lombarda degli Ordini Forensi) che interverrà nella sessione dedicata al rapporto tra Giustizia e Intelligenza Artificiale.

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Pubblicate le Linee guida dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA)

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato le “Linee guida dell’Indice dei domicili digitali delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi (IPA)”, come da comunicato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 aprile 2019 (G.U. S.G. n. 98 del 27-04-2019).

Con la Determinazione N. 97/2019, avente ad oggetto proprio l’adozione di tali linee guida in attuazione degli artt. 6-ter e 71 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) della determinazione AgID n. 160/2018 (“regolamento per l’adozione di linee guida per l’attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale”), vengono definite “le informazioni che costituiscono l’Indice dei domicili digitali delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi e le regole che dovranno essere seguite dagli Enti tenuti a pubblicare i propri riferimenti”.

Vengono così chiarite le modalità di raccolta e aggiornamento degli indirizzi di posta elettronica certificata messi a disposizione nel portale IPA, mentre rimane acceso il dibattito sulla validità della notifica effettuata a mezzo PEC ex l. 53/1994 ad un indirizzo estratto dall’IPA (che il legislatore ha espunto dal novero dei “Registri Pubblici”).

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PAT: tardivo il deposito telematico se non viene prodotta la copia del ricorso

Il TAR Lazio, sez. II, sentenza n. 3767/2019, depositata il 21 marzo, ribadisce l’irricevibilità del ricorso depositato tardivamente.

Nel caso di specie, perfezionatasi la notifica nei confronti dei controinteressati in data 27 ottobre 2018, il ricorrente, trattandosi di giudizio in materia di silenzio, provvedeva al tempestivo deposito – in data 2 novembre 2018 – del solo fogliario del ricorso, depositando solo successivamente – in data 21 novembre 2018 (e dunque ben oltre il termine dimidiato di 15 giorni) il ricorso peraltro privo delle cartoline di ricevimento e dell’asseverazione di conformità della procura.

E ciò nonostante gli avvisi di cortesia inoltrati al ricorrente dalla Direzione di Segreteria, che aveva in più occasioni segnalato al difensore il mancato inserimento nel sistema del processo amministrativo telematico della copia del ricorso.

Il Tribunale, rilevata la tardività del deposito, dichiara il ricorso irricevibile, a nulla valendo i tentativi del ricorrente che aveva chiesto la rimessione in termini per regolarizzare il deposito della procura alle liti e delle ricevute di notifica. Con riguardo a tali profili (pur rimasti assorbiti dal rilievo della tardività del ricorso), il Tribunale così si esprime: “il mancato rispetto delle forme prescritte per il deposito in forma telematica […], secondo il più recente orientamento giurisprudenziale, non sono neppure suscettibili di essere regolarizzate, stante l’ormai entrata “a regime” del PAT.” Tale questione – trattata dal Tar Lazio incidenter tantum – dovrebbe essere ora risolta diversamente, alla luce della più recente pronuncia del Consiglio di Stato che si è espressa nell’opposto senso di considerare eventuali irregolarità formali sanabili in base al principio del raggiungimento dello scopo (Consiglio di Stato, sentenza 1 aprile 2019, n. 2126)

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