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Videosorveglianza con Intelligenza Artificiale: il diritto alla riservatezza tra AI Act e GDPR nel 2025

di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio

L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (Artificial Intelligence – AI) nei sistemi di videosorveglianza ha radicalmente mutato il paradigma del monitoraggio, evolvendo da mere registrazioni passive a piattaforme di analisi predittiva e di identificazione avanzata. Tale progressione tecnologica impone una revisione profonda dei limiti giuridici, attualmente disciplinata da una complessa interazione tra il Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e il nuovo Regolamento (UE) 2024/1689 (AI Act). Il 2025 si configura come l’anno determinante per l’applicazione dei primi divieti e per l’entrata in vigore della normativa di adeguamento nazionale (la Legge 23 settembre 2025, n. 132), istituendo un banco di prova critico per l’effettività della tutela dei diritti fondamentali.

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Quando l’IA non basta: la lite temeraria per un ricorso redatto con intelligenza artificiale. Tribunale di Torino sentenza 2120/2025

di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio

Il 16 settembre 2025 il Tribunale di Torino, Sezione Lavoro, con la sentenza n. 2120, ha scritto una pagina destinata a rimanere nella giurisprudenza italiana: per la prima volta è stata riconosciuta la responsabilità aggravata ex art. 96, comma 3, c.p.c. per un ricorso redatto con il supporto dell’intelligenza artificiale e privo del necessario controllo umano.

I fatti del caso

La vicenda prende le mosse da un’opposizione proposta contro avvisi di addebito e atti esecutivi già notificati alla parte ricorrente. L’atto introduttivo del giudizio, come sottolinea il Tribunale, risultava redatto con il supporto di strumenti di intelligenza artificiale generativa, ma conteneva citazioni normative e giurisprudenziali astratte, prive di ordine logico e inconferenti. Inoltre, mancavano allegazioni concrete e riferimenti puntuali alla vicenda oggetto di causa.

Secondo il giudice, l’atto non costituiva un vero strumento processuale ma un mero ostacolo all’attività del creditore e all’amministrazione della giustizia.

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La legge in tasca: arriva l’app ufficiale di Normattiva

La normativa italiana diventa davvero “a portata di mano”. È stata pubblicata l’app ufficiale Normattiva, disponibile gratuitamente per dispositivi Android e iOS, che permette di consultare tutte le leggi dello Stato direttamente da smartphone o tablet.

Realizzata nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi, l’app rappresenta un nuovo passo nel percorso di digitalizzazione e trasparenza della pubblica amministrazione.

Tutta la normativa, ovunque ti trovi

Con l’app Normattiva si può:

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Il “patto di rifioritura”: la proposta di legge del Prof. Paolo Cendon per la tutela dei fragili difficili – 18 ottobre 2025

I “fragili difficili” sono quegli individui che si trovano in una condizione di abbandono di degrado, di solitudine, perché portatori di patologie psichiatriche, o affetti da gravi dipendenze, come la dipendenza dalla droga, l’alcol, il gioco, i disturbi alimentari.

Nel sistema giuridico italiano non esistono strumenti adeguati in grado di ridurre l’abbandono di questi soggetti, nasce quindi da una riflessione di Paolo Cendon il “Patto di Rifioritura”, come misura volta a sostenere questi fragili e ad aiutarli attraverso un percorso condiviso dall’interessato e dai soggetti ai quali egli affida, il proprio progetto di rinascita. Nel patto si trasfondono e si definiscono punto per punto i vari momenti di questo percorso di “salvezza” e di “rifioritura”.

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Obbligo di informativa AI per gli Avvocati: Legge 132/2025 in vigore dal 10 Ottobre

di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 223 del 25 settembre 2025) della Legge n. 132/2025, recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”, l’ordinamento italiano si dota di un quadro normativo nazionale che affianca, e integra, l’ormai noto Regolamento (UE) 2024/1689 (AI Act).

L’entrata in vigore della maggior parte delle disposizioni è fissata per il 10 ottobre 2025, data che segna un passaggio cruciale per il mondo delle professioni intellettuali. In particolare, l’Articolo 13 introduce due principi fondamentali che impongono un’immediata riflessione e un pronto adeguamento degli studi legali.

La regola del “lavoro intellettuale prevalente”: AI strumentale

Il comma 1 dell’Art. 13 pone un limite invalicabile all’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale nella nostra attività:

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