Annunci

Verso una nomofilachia costituzionalmente orientata: l’iniziativa dell’Ordine degli Avvocati di Roma sul contributo unificato e l’iscrizione a ruolo


Con deliberazione assunta all’unanimità, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma – su proposta del Presidente, Avv. Paolo Nesta, e del Consigliere Segretario, Avv. Alessandro Graziani – ha inoltrato formale istanza al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione affinché, ai sensi dell’art. 363 c.p.c., promuova l’intervento della Suprema Corte con riferimento alla corretta interpretazione, nell’interesse della legge, della nuova disciplina introdotta in materia di contributo unificato e di iscrizione a ruolo dei procedimenti civili.

L’intervento richiesto si colloca in un contesto normativo profondamente mutato a seguito della Legge di Bilancio per l’anno in corso, la quale ha introdotto una previsione di forte impatto sistemico: l’impossibilità di iscrivere a ruolo un procedimento in assenza del previo pagamento del contributo unificato, con la conseguenza che l’accesso alla giurisdizione verrebbe, di fatto, condizionato a un adempimento di natura patrimoniale.

Verso una nomofilachia costituzionalmente orientata: l’iniziativa dell’Ordine degli Avvocati di Roma sul contributo unificato e l’iscrizione a ruolo Leggi tutto »

Sentenze “fantasma” e modelli generativi nel processo civile: nota a Trib. Firenze, 14 marzo 2025

di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio


L’intelligenza artificiale (IA) ha ormai trovato una stabile collocazione all’interno degli studi legali, offrendo strumenti avanzati per la ricerca giuridica, la sintesi delle informazioni e la redazione di testi normativi e processuali. Tuttavia, l’utilizzo di modelli generativi come ChatGPT – che possono produrre contenuti verosimili ma talvolta privi di fondamento oggettivo – comporta rischi significativi che non possono essere ignorati. A tal proposito, la recente sentenza del Tribunale di Firenze, datata 14 marzo 2025, affronta per la prima volta in Italia le implicazioni giuridiche e deontologiche legate all’utilizzo di IA nella citazione di decisioni giurisprudenziali inesistenti, fornendo spunti importanti per una riflessione critica sui limiti dell’innovazione tecnologica nell’ambito del processo civile.

Massima

L’errata citazione in atti difensivi di pronunce giurisprudenziali inesistenti, generate da un sistema di intelligenza artificiale, non integra di per sé responsabilità ex art. 96, comma 1, c.p.c., ove sia escluso che tale condotta abbia inciso sulla decisione del giudice o alterato in modo significativo il regolare svolgimento del processo.

Sentenze “fantasma” e modelli generativi nel processo civile: nota a Trib. Firenze, 14 marzo 2025 Leggi tutto »

Corso Alta Formazione: il processo civile dopo la riforma Cartabia e i suoi correttivi

Maat LegalPaperless presenta il corso di alta formazione in Diritto Processuale Civile su “Il processo civile dopo la riforma Cartabia e i suoi correttivi”.

A distanza di sei mesi dall’entrata in vigore del decreto correttivo alla riforma Cartabia, il panorama del processo civile continua ad evolversi, sollevando interrogativi e aprendo nuove prospettive applicative. Per offrire agli operatori del diritto strumenti concreti, aggiornati e operativi, Maat – LegalPaperless organizza un Corso di Alta Formazione in Diritto Processuale Civile, articolato in cinque moduli tematici per un totale di 10 ore.

Corso Alta Formazione: il processo civile dopo la riforma Cartabia e i suoi correttivi Leggi tutto »

Il rinvio dell’entrata in vigore delle nuove competenze del Giudice di Pace: profili normativi e criticità sistemiche

di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio


Con il “Milleproroghe” 2024 è stato disposto un ulteriore differimento dell’entrata in vigore delle nuove competenze dei giudici di pace previste dalla riforma Cartabia. La proroga, formalmente giustificata dalle gravi carenze negli organici, riflette in realtà una più profonda crisi sistemica della giurisdizione di prossimità e solleva interrogativi sulla sostenibilità dell’intero impianto riformatore.

Il rinvio dell’entrata in vigore delle nuove competenze del Giudice di Pace: profili normativi e criticità sistemiche Leggi tutto »

Intelligenza Artificiale e “Ghiblification”: tra creatività e copyright

di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio


L’ultimo aggiornamento di ChatGPT ha introdotto una funzione che sta facendo discutere: la generazione di immagini nello stile dello Studio Ghibli. Questa tendenza, soprannominata “Ghiblification”, ha rapidamente conquistato il web, dando vita a un’ondata di creatività sui social media.

Basta un prompt per trasformare scenari reali o immaginari in illustrazioni che sembrano uscite direttamente da un film di Hayao Miyazaki, regista, animatore e sceneggiatore giapponese. Immaginate, per esempio, Il Signore degli Anelli disegnato con la delicatezza di “La Città Incantata,” oppure scene storiche, come un incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, rielaborate con il tocco poetico tipico dello studio giapponese. Persino Sam Altman, CEO di OpenAI, si è lasciato conquistare dalla tendenza, aggiornando la sua immagine profilo su X, (nome che è stato recentemente adottato da Twitter) con un ritratto generato dall’IA.

Ma dietro l’entusiasmo si cela una questione complessa: chi possiede i diritti su queste immagini? E fino a che punto la tecnologia può ispirarsi a uno stile consolidato senza violarne la proprietà intellettuale?

Intelligenza Artificiale e “Ghiblification”: tra creatività e copyright Leggi tutto »