Il perfezionamento del deposito telematico: una rilettura giurisprudenziale sull’onere probatorio dopo Cass. 15801/2025
di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio
Il Processo Civile Telematico (PCT) ha introdotto una rivoluzione nella giustizia italiana, con importanti ricadute sul piano della celerità ed efficienza. Tuttavia, la sua struttura digitale ha generato nuove problematiche, soprattutto in caso di rifiuto del deposito da parte della Cancelleria. In questo contesto si colloca l’Ordinanza n. 15801 del 13 giugno 2025 della Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione: una pronuncia destinata a ridefinire l’onere probatorio in capo al difensore, nei casi in cui un deposito telematico non si perfezioni. L’ordinanza punta a tutelare l’effettività del diritto di difesa, impedendo che la forma diventi ostacolo alla sostanza.
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