Firma digitale e PCT
di Luca Frabboni
Esperto in informatica giuridica e giudiziaria Maat Srl
Proseguiamo l’approfondimento sulla firma digitale, iniziato con questo articolo, concentrandoci sulle sue applicazioni pratiche nel Processo Civile Telematico.
Il Provvedimento del Ministero della Giustizia del 16 aprile 2014, come previsto dall’art. 34 del D.M. 44 del 21 febbraio 2011, reca le specifiche tecniche del Processo Civile Telematico (PCT) ed in particolare, all’art. 12, comma 2, stabilisce, riguardo alla trasmissione di atti e documenti informatici, il formato da utilizzare per la firma digitale.
Gli utenti, sia esterni (avvocati ed ausiliari del giudice) che interni (magistrati e cancellieri), possono utilizzare per la sottoscrizione digitale dei documenti informatici lo standard PAdES oppure in alternativa il CAdES.
E’ tuttavia evidente che, potendo il PAdES essere utilizzato unicamente per firmare digitalmente file PDF, solo il CAdES potrà essere usato per la sottoscrizione di tutti i restanti tipi di file previsti dall’art. 13 del Provvedimento (rtf, txt, jgp, gif, tiff, xml, eml, msg, zip, rar, arj).
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