Dal 1° aprile i giudici italiani saranno affiancati da “Giudice GPT”: l’AI potrà redigere sentenze e proporre mediazioni
Roma, 1 aprile 2025 – Con una mossa che ha già suscitato vivaci reazioni tra magistrati, avvocati e accademici, il Ministero della Giustizia ha annunciato l’entrata in servizio di un innovativo sistema di intelligenza artificiale, denominato Giudice GPT, capace – secondo i tecnici – di redigere sentenze civili in piena autonomia e proporre soluzioni conciliative “più rapide di un giudice di pace sotto caffè e scadenze”.
Sviluppato in collaborazione con un consorzio italo-svizzero-finlandese e alimentato da un modello linguistico “nutrito” con oltre tre milioni di sentenze italiane (e qualche manuale di procedura civile dimenticato nei cassetti dei tribunali), Giudice GPT è stato pensato per snellire l’arretrato giudiziario e favorire una giustizia “più predittiva, più equa e con meno pause caffè”.
…