Presentato alla Camera dei Deputati il disegno di legge delega per la riforma del processo civile

Sul sito della Camera dei Deputati il testo del disegno di legge delega per la riforma del processo civile:

http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0029500.pdf

Si riporta di seguito un passaggio di particolare interesse in ambito PCT:

pag. 24:

Ancora in chiave di semplificazione e comprensibilità del processo, viene introdotto il principio di delega sulla sinteticità, che è reso inevitabile dal processo civile telematico: la gestione informatica degli atti impone una riconsiderazione della loro lunghezza, del contenuto e della tecnica di redazione. Proprio in relazione all’attuazione in corso del processo civile telematico, si introduce uno specifico principio di delega volto a consentire l’adeguamento delle norme del rito civile alla nuova dimensione telematica del processo.

 

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Il PCT non è un pesce d’aprile

di Daniela Muradore
Avvocato in Milano e formatore PCT

 

Sono recentemente comparsi su alcuni siti e blog articoli di avvocati che chiedono che il processo civile telematico sia reso facoltativo, a causa della difficoltà di utilizzo.

Sento di dover spezzare una lancia a favore di questo bistrattato Processo Civile Telematico Obbligatorio.

Lo faccio perché lo uso da molto tempo, e mi sia consentito dire, con successo e mi ha dato molto di più di quanto ha preteso da me in termini di necessaria conoscenza, inevitabile approfondimento, continuo esercizio e, non lo nego, anche sana dose di arrabbiatura.

Trovo che tutti questi elementi, peraltro, siano del tutto comuni alla professione che esercito da qualche anno. La necessità di aggiornarsi continuamente, sia sul piano normativo, che giurisprudenziale, la difficoltà nel misurarsi con le prassi locali degli uffici, i ritardi nella gestione degli incombenti di cancelleria o delle udienze, nei reperimenti dei fascicoli.

Sono l’unica sfortunata che ha passato i primi anni della professione alla ricerca di un fascicolo perduto o aspettando il secondo turno della chiamata in aula sfratti?

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La firma digitale ed i suoi formati

 

di Luca Frabboni
Esperto in informatica giuridica e giudiziaria Maat Srl

 

La firma digitale, come definita nello stesso Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005 e succ. mod., di seguito CAD) all’art. 1) lettera s), è “un particolare tipo di firma elettronica avanzata basata su un certificato qualificato e su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici“.

Se il D.P.C.M. 22/02/2013 dettava le regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, è con la deliberazione n. 45 del 21 maggio 2009 di CNIPA (poi DigitPA, ora AgID) che vengono stabiliti i formati, gli standard e le specifiche tecniche.

Si rimanda per i testi indicati alla specifica sezione sul CAD presente nella pagina normativa di questo sito.

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31 marzo 2015: da oggi obbligatoria l’iscrizione a ruolo telematica nei procedimenti di espropriazione forzata.

Si ricorda che con l’art. 18, co. 4, del d.l. 12 settembre 2014, n. 132 (convertito con modificazioni dalla l. 10 novembre 2014, n. 162) è stato modificato quanto previsto dall’articolo 16-bis, co. 2, del d.l. n. 179/12 sancendo che:
 
A decorrere dal 31 marzo 2015, il  deposito  nei  procedimenti  di espropriazione forzata della nota di  iscrizione  a  ruolo  ha  luogo esclusivamente  con  modalità  telematiche,   nel   rispetto   della normativa  anche  regolamentare  concernente  la  sottoscrizione,  la trasmissione e la ricezione  dei  documenti  informatici. Unitamente alla nota di iscrizione a ruolo  sono  depositati,  con  le  medesime modalità, le copie conformi degli atti indicati dagli articoli  518, sesto comma, 543, quarto comma e 557, secondo comma,  del  codice  di procedura civile. Ai fini del presente comma, il difensore attesta la conformità delle copie agli originali, anche fuori dai casi previsti dal comma 9-bis“.
 
Nelle procedure esecutive, quindi, diventa da oggi obbligatorio il deposito telematico della nota di iscrizione a ruolo.
In relazione a quanto sopra, tra l’altro, il Ministero ha emesso una circolare relativa al pagamento del contributo unificato (Circolare Min. Giustizia n. 38850/2015) e sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto 19 marzo 2015  contenente l’indicazione dei dati da inserire nella nota di iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione.
 

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Aggiornamento “Normativa” e “Giurisprudenza” del 30 marzo 2015

La sezione “Normativa” è stata aggiornata con l’inserimento dei seguenti nuovi contenuti:

ALTRE DISPOSIZIONI

– D.M. 26 febbraio 2015, n. 32 (GU n.69 del 24/3/2015)

Regolamento recante le regole tecniche e operative per lo svolgimento della vendita dei beni mobili e immobili con modalità telematiche nei casi previsti dal codice di procedura civile, ai sensi dell’articolo 161-ter delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile

 

La sezione “Giurisprudenza” è stata aggiornata con l’inserimento dei seguenti nuovi contenuti:

– Trib. Genova, sez. lavoro, 1 dicembre 2014 (est. Scotto)

– App. L’Aquila, sez. lav., sent. 23 ottobre 2014 (pres. Sannite, est. De Nisco)

 

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