Aprile 2015

Trib. Salerno, decr. 22 aprile 2015 (est. Jachia)

 

TRIBUNALE DI SALERNO

I SEZIONE CIVILE

 

Il Giudice Istruttore, nella persona del giudice monocratico dr. Giorgio Jachia, pronuncia il seguente

DECRETO

In calce al verbale dell’udienza del 22 aprile 2015

 

1.1 REGOLARIZZAZIONE INFORMATICA

Preliminarmente il Giudice INVITA ciascun difensore a depositare a mezzo P.C.T., nell’ottica della piena realizzazione del fascicolo telematico, copia di cortesia telematica in formato pdf nativo (e non in formato pdf scansionato) del ricorso e della comparsa di costituzione almeno 5 giorni prima dell’udienza fissata (corredata dall’attestazione di conformità all’originale depositato in forma cartacea).

Raccomanda che all’uopo di valuti se utilizzare il canale memoria autorizzata oppure quello atto introduttivo a seconda che si tratti di deposito o rideposito della copia di cortesia;

All’uopo rappresenta che la formazione di un completo e corretto fascicolo informatico, oltre a costituire un preciso obbligo dell’amministrazione della giustizia, è condizione imprescindibile per il rapido svolgimento del processo e per il pieno esercizio dei diritti di difesa delle parti, consentendo al giudice e alle stesse parti l’accesso libero al fascicolo, anche da postazione remota.

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Trib. Roma, 20 aprile 2015 (est. Quartulli)

 

R.G. nn/aaaa

TRIBUNALE DI ROMA

2° SEZIONE LAVORO

Il Giudice dott.ssa Renata Quartulli in funzione di Giudice del lavoro

Visto il ricorso che precede ed esaminata la documentazione prodotta;

rilevato che l’atto digitale non rispetta la normativa vigente: infatti l’art. 12 del Provvedimento del Ministro della Giustizia del 16 aprile 2014 (contenente le Specifiche tecniche previste dall’art. 34, comma 1, del decreto del Ministro della giustizia in data 21 febbraio 2011 n. 44, a sua volta richiamato dall’art. 16-bis d.l. 179/2012, che prevede che il deposito dei provvedimenti, degli atti di parte e dei documenti ha luogo esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici) prevede che “L’atto del processo in forma di documento informatico, da depositare telematicamente all’ufficio giudiziario, rispetta i seguenti requisiti:a) è in formato PDF;b) è privo di elementi attivi;c) è ottenuto da una trasformazione di un documento testuale, senza restrizioni per le operazioni di selezione e copia di parti; non è pertanto ammessa la scansione di immagini […]”;

considerato che nella fattispecie la documentazione allegata al ricorso presenta uno o più elementi attivi (compare in evidenza da consolle la presenza di uno o più collegamenti ipertestuali negli allegati) e dunque la forma prevista dalla legge non è stata rispettata;

ritenuto che la violazione della forma legale non consente di ritenere raggiunto lo scopo poiché l’atto introduttivo manca dei requisiti genetici indispensabili per dar corso a valido processo telematico ( cfr Trib. Ordinario di Roma del 13/7/2014)

PQM

Dichiara inammissibile il ricorso per decreto ingiuntivo

Roma, 20/04/2015

Il Giudice
Dott.ssa Renata Quartulli

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Trib. Torino, ord. 22 aprile 2015

 
TRIBUNALE ORDINARIO di TORINO 
*** Sezione Civile 
Il Giudice dott.***
a scioglimento della riserva assunta all’udienza del ***
ha pronunciato la seguente 
 
ORDINANZA 
rilevato che il terzo chiamato non si è costituito e quindi non può ritenersi che la notifica abbia raggiunto il suo scopo ex artt. 156 e 160 c.p.c.; 
rilevato che dalla documentazione prodotta non si evince con certezza che la notifica della citazione sia stata compiuta nel rispetto della normativa;
rilevato che la ricevuta di consegna risulta essere “sintetica” per cui non vi è prova in atti di quali siano stati gli allegati notificati, tenuto oltretutto conto che nel fascicolo telematico il Giudice “non vede” l’atto di citazione per chiamata di terzo telematica e la relativa notifica telematica con gli allegati; 
rilevato che appare necessario che parte attrice fornisca ogni elemento utile per comprovare il perfezionamento dell’avvenuta notifica della citazione, eventualmente anche mediante invio telematico della notifica stessa con i relativi allegati oppure con produzione in formato cartaceo all’udienza; 
 
P.Q.M 
Fissa udienza per chiarimenti, nel contraddittorio delle parti, alli ***
Si comunichi. 
 
Torino, 22 aprile 2015
 
Il Giudice 
dott. ***

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L’intervento nelle procedure esecutive: il rapporto tra il primo e il secondo comma dell’art. 16 bis D.L.179/2012

di Giosiana Radaelli
Avvocato in Milano e formatore PCT

 

La questione che si vuole affrontare in questa sede attiene al deposito telematico dell’atto di intervento nelle procedure esecutive mobiliari e immobiliari, riflettendo sulla natura obbligatoria ovvero facoltativa dello stesso, alla luce della disciplina introdotta dal secondo comma dell’art. 16-bis in raffronto al primo.

Per comprendere, e quindi correttamente interpretare la portata del secondo comma dell’art. 16-bis del D.L. 18 ottobre 2012 n.179 (Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese) occorre partire dalle modifiche legislative che hanno portato all’attuale formulazione nonché al suo rapporto con il primo comma.

Innanzitutto occorre precisare che l’art.16-bis, il quale disciplina “l’obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali” nasce con la Legge di Stabilità 2013, ossia la legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato), in quanto la formulazione originaria del D.L. 179/2012 non lo contemplava.

Neppure nella legge di conversione L. 17 dicembre 2012, n. 221 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese) vi era alcuna traccia.

Pertanto è soltanto con l’art. 1, comma 19, della Legge di Stabilità che il legislatore introduce l’art. 16-bis, stabilendone l’inserimento dopo l’art. 16 di cui già al d.l. 179/2012.

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Aggiornamento Giurisprudenza del 27 aprile 2015

La sezione “Giurisprudenza” è stata aggiornata con l’inserimento dei seguenti provvedimenti:

Trib. Salerno, decr. 22 aprile 2015 (est. Jachia)
Fascicolo informatico – Completezza – Atti introduttivi – Deposito su supporto cartaceo – Copia di cortesia telematica – Termine per il deposito a mezzo P.C.T.

Trib. Torino, ord. 22 aprile 2015
Atto di citazione per chiamata di terzo – Notifica via PEC – Mancata costituzione del terzo – Prova della notifica – Ricevuta di avvenuta consegna “sintetica” – Insufficiente 

Trib. Roma, 20 aprile 2015 (est. Quartulli)
Atti di parte – Collegamenti ipertestuali – Elementi attivi (art. 12 Provvedimento 16.4.2014) – Inammissibilità

Trib. Milano, decr. 8 aprile 2015 (est. Buffone) 
Decreto ingiuntivo europeo – Deposito su supporto cartaceo – Ammissibile – Obbligo di deposito per via telematica – Esclusione

Trib. Torino, decr. 26 marzo 2015 e decr. 31 marzo 2015 
Ricorso per riassunzione – Atto di parte precedentemente costituita – Deposito su supporto cartaceo – Inammissibile – Deposito anche per via telematica – Rilevanza

Trib. Bergamo, decr. 25 marzo 2015 
Atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo – Deposito per via telematica – Inammissibile – Decreto D.G.S.I.A. ex art. 35 D.M. n. 44/2011 – Atti introduttivi – Mancata indicazione

Trib. Asti, ord. 23 marzo 2015 (est. Pozzetti)
Ricorso ex art. 669-terdecies c.p.c. – Atto introduttivo – Deposito con modalità cartacea – Ammissibile

App. Bologna, decr. 24 dicembre 2014
Reclamo ex art. 708, c. 4, c.p.c. – Atto introduttivo – Obbligo di deposito telematico – Esclusione – Obbligo di deposito cartaceo – Sussiste – Deposito per via telematica – Nullità – Sussiste – Sanatoria per raggiungimento dello scopo – Sussiste – Perfezionamento del deposito – Ricevuta di avvenuta consegna – Necessità

 

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