Processo civile telematico – Circolare sugli adempimenti di cancelleria del 23/10/2015

Fonte: Portale dei Servizi Telematici – 23 ottobre 2015

Pubblicata dal Ministero della Giustizia la Circolare 23 ottobre 2015, in tema di adempimenti di cancelleria relativi al Processo Civile Telematico, che aggiorna e sostituisce le precedenti circolari del 27 giugno e 28 ottobre 2014.
Di seguito le principali novità introdotte:
 
  • la copia informale dell’atto introduttivo depositato in modalità telematica a disposizione del presidente del tribunale per la designazione del giudice,
  • le conseguenze, ai fini del versamento del contributo unificato, del passaggio della causa dal registro nel quale è stata iscritta a quello successivamente individuato come pertinente,
  • la domanda di ingiunzione di pagamento europea,
  • l’inserimento nei registri di cancelleria, dell’intero collegio giudicante e di tutti i difensori delle parti,
  • la trasmissione alla Corte d’appello del fascicolo del processo di primo grado, completo degli eventuali atti e verbali redatti su supporto cartaceo e della stampa su carta del registro “storico” del processo.

 

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Processo telematico – Nuove funzionalità disponibili da novembre ed aggiornamento XSD

Fonte: Portale dei Servizi Telematici – 16 ottobre 2015

Sono stati pubblicati dal Ministero della Giustizia gli schemi XSD riguardanti il rilascio di nuove funzionalità spiegate, nel dettaglio, in un documento allegato e raggiungibile al link riportato in calce. Dal 20 ottobre è stato predisposto il sistema di Model Office per l’esecuzione dei test per la verifica degli strumenti messi a disposizione dei professionisti e la data stimata per il loro aggiornamento è il 02/11/2015. 
 
Il Ministero richiama poi l’attenzione delle software house (cui era stato anticipato nell’incontro di luglio 2015) su una precisa specifica ovvero che, a partire dal giorno 02/11/2015, sarà necessario inserire nella busta telematica di deposito il codice che identifica univocamente il software con cui è stato redatto l’atto.
Tale codice, che dovrà essere inserito nel campo X-Mailer dell’header MIME del file relativo alla busta (es. Atto.enc), è costituito da un codice GUID che sarà comunicato via mail alla singola software house. A tal fine è necessario che ciascuna software house, anche se già censita presso il Model Office ministeriale, faccia pervenire a info-pct@giustizia.it un’apposita richiesta formulata come segue:

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La strana storia della notifica via PEC delle copie informatiche (dopo la l. 132/2015)

 

Avvocato in Milano e formatore PCT

 

Con la conversione in legge del d.l. n. 83/2015 ad opera della l. 6 agosto 2015, n. 132 (in G.U. n. 192 del 20/8/2015, S.O. n. 50), il legislatore ha introdotto nuove norme – non presenti nel testo originario del decreto – e ha sensibilmente modificato le originarie disposizioni in tema di processo telematico, tentando di recepire alcune osservazioni formulate dai primi commentatori, da associazioni forensi e da rappresentanze istituzionali dell’avvocatura.

Se sotto un certo profilo il legislatore ha colto l’occasione per fugare alcune perplessità sollevate all’indomani della pubblicazione del decreto legge, in altri casi, tuttavia, la riformulazione delle norme ha sollevato nuovi, delicati, problemi interpretativi.

Una delle questioni più dibattute in dottrina e fra gli addetti ai lavori fin dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge di conversione riguarda la possibilità di notificare via posta elettronica certificata copie informatiche. Preliminarmente è opportuno precisare che le nuove disposizioni non incidono in alcun modo sulle notifiche di duplicati: questo tipo di documenti informatici non richiede alcuna attestazione di conformità, ma l’equivalenza al documento originale, da cui sono tratti, deriva dalla loro caratteristica di possederne la stessa sequenza di bit.

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Aggiornamento Giurisprudenza 2 ottobre 2015

 

La sezione “Giurisprudenza” è stata aggiornata con l’inserimento dei seguenti provvedimenti:

Opposizione alla dichiarazione di fallimento – Notifica della sentenza della Corte d’appello a cura della cancelleria ex art. 18 l.f. – Notifica via PEC – Ricorso per cassazione oltre 30 giorni dalla notifica – Inammissibile

Notifica via PEC – Verifica della regolarità formale della notifica – Produzione in giudizio di copia analogica – Attestazione di conformità – Dichiarazione generica – Insufficienza – Rinnovazione

Procura alle liti (art. 83, c. 3, c.p.c.) – Conferimento su atto separato – Inerenza alla controversia – Mancanza – Rinnovazione (art. 182, c. 2, c.p.c.)

Regolamento di competenza – Notifica via PEC – Notifica eseguita prima dell’entrata in vigore del Provvedimento 16 aprile 2014 – Nullità

Istanza di esecutorietà ex art. 647 c.p.c.  – Deposito degli atti notificati – Attestazione di conformità – Necessità (d.l. n. 83/2015) – Mancanza – Rigetto

Atto introduttivo – Notifica via PEC – Invio ad indirizzo PEC risultante da corrispondenza – Indirizzo PEC non risultante da pubblici elenchi – Mancato perfezionamento della notifica – Rinnovazione della notificazione

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Procedure esecutive e attestazione di conformità: facciamo chiarezza

di Monica Menini e Stefano Palmerini

Formatori PCT

A decorrere dal 31 marzo 2015, il deposito della nota d’iscrizione a ruolo nei procedimenti di espropriazione forzata ha luogo esclusivamente con modalità telematiche, così come previsto dall’art. 16 bis, II comma, del D.L. 179/2012 conv. L 221/2012 e s.m.i.

La norma prevede il deposito telematico della nota di iscrizione a ruolo, unitamente alle copie conformi degli atti indicati dagli artt. 518, VI comma, 543, IV comma, e 557, II comma c.p.c.

Sin dalla sua entrata in vigore, la norma è stata oggetto di dubbi interpretativi, sia in ordine alla sua applicazione concreta, sia relativamente al contenuto della busta telematica.

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