Articoli

La firma digitale ed i suoi formati

 

di Luca Frabboni
Esperto in informatica giuridica e giudiziaria Maat Srl

 

La firma digitale, come definita nello stesso Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005 e succ. mod., di seguito CAD) all’art. 1) lettera s), è “un particolare tipo di firma elettronica avanzata basata su un certificato qualificato e su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici“.

Se il D.P.C.M. 22/02/2013 dettava le regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, è con la deliberazione n. 45 del 21 maggio 2009 di CNIPA (poi DigitPA, ora AgID) che vengono stabiliti i formati, gli standard e le specifiche tecniche.

Si rimanda per i testi indicati alla specifica sezione sul CAD presente nella pagina normativa di questo sito.

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Le nuove responsabilità dell’avvocato telematico

 

di Filippo Pappalardo
Referente PCT Unione Lombarda Ordini Forensi

“Le nuove responsabilità dell’avvocato telematico” è un tema che deve essere analizzato sia sul piano operativo (in senso tecnico e pratico) che su quello giuridico, al fine di affermare l’importanza e la necessità di darne effettiva applicazione nella vita di tutti i giorni da parte dei singoli professionisti avvocati.

Oltre a sfruttare le conoscenze tipiche dalle quali un professionista deve poter e saper attingere, costruite in anni di studi e frutto di molteplici esperienze, l’avvocato moderno ha la responsabilità di aggiornarsi, acquisire competenze specifiche e dimestichezza anche con terminologie e strumenti propri di altri settori, non tradizionalmente legati a materie umanistiche come, ad esempio, l’informatica in generale e l’informatica giuridica e giudiziaria in particolare.

L’avvocato di oggi deve sapere cos’è una firma digitale e qual è il suo valore giuridico, distinguere un messaggio di posta certificata da uno non certificato, conoscere almeno le definizioni più importanti richiamate dal Codice dell’Amministrazione Digitale e delle norme primarie e tecniche del processo telematico.

E’ compito dell’avvocato non abdicare su questo fronte rinunciando a priori a conoscenze da considerare, ormai, parte integrante del proprio bagaglio professionale.

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Presentazione del sito

 

 

Lo scorso 31 dicembre 2014, con l’entrata in vigore dell’obbligo di deposito telematico degli atti di parte anche nelle procedure pendenti al 30 giugno 2014, si è compiuta una tappa fondamentale nel percorso di informatizzazione del processo civile delineato dal d.l. n. 90/2014. 

Altre scadenze importanti sono alle porte: il 31 marzo diventerà obbligatorio il deposito telematico della nota di iscrizione a ruolo e delle copie informatiche di titolo esecutivo, precetto e altri documenti nei procedimenti di espropriazione forzata; il 30 giugno il PCT entrerà in vigore anche nelle Corti d’Appello per gli atti delle parti precedentemente costituite e del consulente tecnico.

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