Fonte Ministero della giustizia – 30 dicembre 2014
Il ministro Orlando presenta i dati aggiornati:
Giustizia più snella e procedimenti moderni, efficienti e trasparenti. Con un considerevole risparmio di spesa per l’Erario. Sono i risultati già raggiunti dal processo civile telematico, obbligatorio dal 30 giugno scorso per tutti gli atti delle procedure civili iniziate dall’1 luglio 2014.
I dati, aggiornati al 30 novembre scorso, sono stati presentati oggi dal ministro della Giustizia Andrea Orlando nel corso di una conferenza stampa presso la sede di Via Arenula. E parlano chiaro: nell’ultimo anno il numero degli atti civili digitali è aumentato quasi del 500%; oltre un milione quelli depositati da avvocati e altri professionisti e quasi un milione e mezzo quelli dei magistrati. Anche i tempi delle cause risultano sensibilmente ridotti: nella rilevazione statistica condotta in 5 distretti (Ancona, Catania, Milano, Roma e Torino) si sono di fatto dimezzati; nella Capitale addirittura il 60% in meno. Cresce considerevolmente il numero di utenti che negli ultimi mesi ha iniziato ad usare i servizi telematici: quasi 900mila i soggetti abilitati alla consultazione, oltre 700mila quelli abilitati al deposito e alla ricezione. Quattro milioni gli accessi per la consultazione del fascicolo telematico, la banca dati disponibile on line, 24 ore su 24, per avvocati e parti dove vengono custoditi tutti gli atti depositati da magistrati, legali e consulenti: finora sono 5,7 milioni il totale complessivo degli atti e documenti in formato nativo digitale. Sale anche il numero dei download della app mobile “Giustizia civile” che consente la consultazione gratuita e anonima del fascicolo telematico. Il tutto per un risparmio di spesa per lo Stato relativo alle sole comunicazioni telematiche che si aggira intorno ai 43 milioni di euro (a cui deve aggiungersi il tempo risparmiato dagli utenti nel reperire le informazioni e dal personale delle cancellerie che può spostare energie dal lavoro di front office verso il back office).
Questi i prossimi passaggi del PCT verso l’integrale informatizzazione del procedimento:
- a partire da domani, 31 dicembre 2014, diventano obbligatori il deposito degli atti endoprocedimentali nei tribunali (ovvero successivi agli atti introduttivi) in tutti le cause, anche quelle iscritte prima del 1 luglio 2014;
- dal 31 marzo 2015 entreranno in vigore le iscrizioni a ruolo telematiche del pignoramento per le cause di esecuzione forzata;
- dal 30 giugno 2015 anche le corti di appello si allineeranno all’obbligatorietà del telematico integrale per gli atti endoprocedimentali.
Lo stato dell’arte del processo civile telematico aggiornato al 30 novembre 2014