Nuovi provvedimenti nella “Giurisprudenza” di Processo Civile Telematico.it
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Fonte: Portale dei Servizi Telematici – 31 agosto 2017
Aggiornamento Specifiche tecniche deposito atti e servizi di consultazione Leggi tutto »
A partire dal 1 luglio 2017, Agenzia delle Entrate – Riscossione (Ente Pubblico Economico), C.F. 13756881002, è subentrata a titolo universale nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, delle società del Gruppo Equitalia, mantenendo il medesimo codice fiscale della dante causa Equitalia Servizi di Riscossione S.p.A.
L’istituzione di un nuovo Ente a codice fiscale invariato si riflette anche sulle notifiche in proprio a mezzo PEC.
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione, in quanto iscritta nel Registro Imprese, risulta censita nel registro INI-PEC con l’indirizzo protocollo@pec.agenziariscossione.gov.it.
Tuttavia, nel Registro PP.AA. è presente il diverso indirizzo pct@pec.agenziariscossione.gov.it che, ai sensi dell’art. 16, comma 12, del D.L. 179/2012, potrà essere anch’esso utilizzato ai fini delle notifiche in proprio a mezzo PEC destinate al nuovo Ente Pubblico Economico.
E’ auspicabile un rapido intervento per allineare ed uniformare l’indirizzo PEC censito nei diversi pubblici elenchi, ad evitare possibili dubbi o contrasti giurisprudenziali in materia.
Per ulteriori approfondimenti in tema di pubblici elenchi e notifiche in proprio a mezzo PEC, rinviamo allo specifico articolo presente sul nostro sito:
Analizzando un arco temporale che da luglio 2014 giunge fino a giugno 2017, il Ministero della Giustizia ha pubblicato sul Portale dei Servizi Telematici, le statistiche ufficiali relative all’andamento del PCT nei primi tre anni di obbligatorietà.
Secondo i dati riportati nel documento, fra il primo ed il secondo anno si è registrata una forte adesione al sistema da parte degli avvocati, i cui depositi telematici sono aumentati dell’88%, mentre l’aumento si è rivelato più contenuto (+13%) fra il secondo ed il terzo, quando ormai l’obbligo era definitivamente entrato a regime.
Il Registro Generale degli Indirizzi Elettronici segna un numero elevato di soggetti attivi, pari a 1.090.118, di cui ben 255.318 avvocati; la medesima adesione non è riscontrabile, invece, in merito al registro PP.AA con 935 pubbliche amministrazioni iscritte, di cui solo il 63% con indirizzo PEC.
La consultazione on-line arriva fino a 10.000.000 di accessi al giorno, comprese le consultazioni anonime anche via app mobile, mentre i Pagamenti Telematici, pur non obbligatori, sembrano essere apprezzati dai più con 339.746 pagamenti effettuati, per un totale di € 69.409.602 incassati.
Notevole è, inoltre, il numero delle comunicazioni di cancelleria consegnate (quasi 51 milioni) con un risparmio stimato di oltre 178 milioni in tre anni.
Nonostante fra il primo ed il secondo anno di obbligatorietà la conversione al telematico sia stata notevole – per un totale di 19.890.657 di atti ricevuti, in maggioranza atti endoprocessuali, nell’intero periodo preso in considerazione – permane tuttavia una latente predilezione per il deposito cartaceo soprattutto per gli atti non soggetti ad obbligatorietà, quali quelli introduttivi: i depositi telematici di questa tipologia di atti rappresentano solo 1/6 del totale.
In ogni caso la strada è segnata verso un uso sempre più pervasivo degli strumenti informatici per il deposito di qualsiasi tipologia di atto.