Roma, 1 aprile 2025 – Con una mossa che ha già suscitato vivaci reazioni tra magistrati, avvocati e accademici, il Ministero della Giustizia ha annunciato l’entrata in servizio di un innovativo sistema di intelligenza artificiale, denominato Giudice GPT, capace – secondo i tecnici – di redigere sentenze civili in piena autonomia e proporre soluzioni conciliative “più rapide di un giudice di pace sotto caffè e scadenze”.
Sviluppato in collaborazione con un consorzio italo-svizzero-finlandese e alimentato da un modello linguistico “nutrito” con oltre tre milioni di sentenze italiane (e qualche manuale di procedura civile dimenticato nei cassetti dei tribunali), Giudice GPT è stato pensato per snellire l’arretrato giudiziario e favorire una giustizia “più predittiva, più equa e con meno pause caffè”.
Secondo quanto riportato nella circolare ministeriale n. 0401/2025, da domani Giudice GPT potrà:
- analizzare automaticamente le memorie difensive e gli atti introduttivi,
- formulare una bozza di sentenza conforme ai precedenti giurisprudenziali prevalenti,
- suggerire una proposta conciliativa con tanto di simulazione dell’esito processuale in caso di rifiuto.
L’utilizzo sarà inizialmente sperimentato presso il Tribunale di Portaferma, scelto per via della sua “alta tolleranza all’innovazione” e per il fatto che – secondo fonti anonime – il Presidente del Tribunale avrebbe già dichiarato: “Se mi fa risparmiare tre udienze al mese, gli offro anche un caffè”.
La notizia ha scatenato reazioni contrastanti. L’Unione delle Camere Civili ha chiesto chiarimenti: “Va bene l’innovazione, ma se l’AI comincia a capire l’articolo 91 c.p.c. meglio di noi, è un problema”. L’ANM ha dichiarato: “Finché non prende ferie e non fa sciopero, non lo consideriamo un collega”. Un’associazione di giovani avvocati, invece, ha espresso entusiasmo: “Giudice GPT è l’unico davanti al quale possiamo fare copia-incolla da ChatGPT senza sentirci in colpa”.
In un’ultima nota il Ministero ha chiarito: “Giudice GPT sarà in grado di distinguere una comparsa conclusionale da una conclusione apparente e, a differenza di molti umani, non si addormenterà durante le discussioni orali”.
Aggiornamento ore 10:00: Dopo la diffusione della notizia, il sito del Ministero è andato in crash per l’afflusso di avvocati alla ricerca del link per disattivare Giudice GPT dalle loro cause. Il Ministero ha invitato alla calma, ricordando che oggi è il 1° aprile.
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