Rinviate le udienze civili fino al 9 marzo: lo dice il Presidente del Tribunale di Milano

Con provvedimento in data 3 marzo 2020, il Presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi, sentita anche la Presidente della Corte di Appello di Milano, ha disposto che i giudici del settore civile procedano al rinvio, a data congrua, delle cause per cui era fissata udienza tra il 4 e il 9 marzo compreso.

Vengono previste le seguenti eccezioni:
– cause relative ad alimenti,
– procedimenti cautelari,
– procedimenti per l’adozione di provvedimenti in materia di amministrazione di sostegno, interdizione e inabilitazione,
– procedimenti di convalida del Trattamento Sanitario Obbligatorio,
– procedimenti di convalida dell’espulsione, allontanamento e trattenimento di cittadini di paesi terzi e dell’Unione Europea,
– procedimenti di cui all’art. 283 c.p.c. ed in genere nelle cause rispetto alle quali la ritardata trattazione potrebbe produrre grave pregiudizio alle parti, con valutazione (circa la sussistenza o meno di tale condizione di urgenza) rimessa all’apprezzamento del giudice assegnatario della controversia o, in mancanza della designazione, al presidente di sezione.
Il provvedimento è stato adottato sulla premessa che possono trarsi indicazioni, in via di analogia, dalle disposizioni previste nell’art. 10 D.L. 2 marzo 2020, n. 9. Tale articolo prevede misure urgenti per il rinvio delle udienze processuali e la sospensione dei termini  per il compimento di qualsiasi atto processuale in riferimento (solo) agli uffici giudiziari collocati nei comuni di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020 (cosiddetta zona rossa).
Quanto alle comunicazioni, il provvedimento presidenziale precisa che: “I rinvii potranno essere comunicati, attesa la repentinità della vicenda, anche con cartelli da apporsi sulle bacheche delle stanze e delle aule”. L’auspicio è che le comunicazioni avvengano comunque con modalità telematica all’indirizzo PEC dei difensori in modo da evitare il sovraffollamento che potrebbe determinare la necessità di recarsi fisicamente in Tribunale per apprendere la data di rinvio dell’udienza.
Per saperne di più: