Tempestività del deposito e rimessione in termini: come orientarsi nel turmoil della giurisprudenza di merito
Formatore PCT ed esperta in informatica giudiziaria applicata
Destano qualche perplessità le numerose pronunce di merito che di recente si sono occupate, con esiti diversi e talvolta imprevedibili, di accogliere, ovvero rigettare, le istanze di rimessioni in termini presentate dalle parti incorse in decadenza nel deposito eseguito telematicamente, a causa di un’anomalia, rectius un errore, non emendato prima del decorso del termine. Tali pronunce suggeriscono l’esigenza d’indagare il coordinamento della legislazione in materia di processo telematico con il disposto di cui all’art. 153, 2° comma, c.p.c., a tenore del quale “la parte che dimostra di essere incorsa in decadenze per causa ad essa non imputabile può chiedere al giudice di essere rimessa in termini”.
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