Sperimentazione del PAT: ci siamo!

È ufficialmente iniziato ieri, 10 ottobre 2016, il periodo di sperimentazione del PAT in vista della definitiva entrata in vigore, prevista per il 1° gennaio 2017.

Come annunciato nei giorni scorsi su queste pagine, gli Organi della Giustizia Amministrativa hanno provveduto, ex art. 13, c. 1-bis, delle norme di attuazione di cui all’Allegato 2 al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ad individuare le concrete modalità attuative della sperimentazione.

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Pubblicate le istruzioni operative per la sperimentazione del Processo Amministrativo Telematico

Il 28 settembre 2016, con due giorni di ritardo rispetto a quanto previsto nel decreto 12 settembre 2016 del Segretario Generale della Giustizia Amministrativa, sono state pubblicate, sul portale della Giustizia Amministrativa, le istruzioni operative per la sperimentazione del PAT.

Secondo quanto disposto dal Decreto 12 settembre 2016, “la sperimentazione del Processo amministrativo telematico (PAT) avra’ inizio il 10 ottobre e avra’ termine il 30 novembre 2016 con riguardo ai soli giudizi introdotti con i ricorsi depositati, in primo o in secondo grado, a far data dal 10 ottobre 2016“. Ne segue che tutti i depositi delle parti del giudizio e tutta la conseguente attività delle Segreterie, relativi ai giudizi introdotti dal 10 ottobre 2016, dovranno obbligatoriamente essere effettuati anche in via telematica.

Rimane in vigore, non essendo stato modificato dai recenti interventi normativi, l’art. 21 del DPCM n. 40 del 2016, recante il regolamento sulle regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico, a tenore del quale nella fase della sperimentazione continuano ad essere applicate le vigenti disposizioni in materia di perfezionamento degli adempimenti processuali, con la conseguenza che ai fini della tempestivita’ del deposito si dovrà fare esclusivo riferimento alla data del protocollo del deposito cartaceo.

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Processo telematico – Aggiornamento Specifiche tecniche deposito atti di settembre 2016

Fonte: Portale dei Servizi Telematici – 14 e 21 settembre 2016

Le specifiche tecniche di deposito degli atti del Processo Civile Telematico sono state aggiornate in data 14/09/2016 e 21/09/2016.

Di seguito i dettagli delle modifiche:

 

14/09/2016

Per i pagamenti tradizionali effettuati con il modello F23, è stato reso opzionale il campo ID all’interno dell’xsd Base v3/Tipi-atti.xsd al fine di consentire il deposito di una busta senza la valorizzazione dell’ID del pagamento.

Sono stati inoltre corretti alcuni refusi negli schemi XSD: Siecic v3/Parte-siecic-esecuzioni, Siecic_v3/Parte-siecic-concorsuali.xsd, Siecic_v3/Cur-siecic-concorsuali.xsd e Base_v2/Tipi-base-siecic.xsd.
 
 

21/09/2016

Sono rilati anticipatamente nuovi schemi XSD, la cui entrata in esercizio verrà comunicata successivamente con nuovo avviso.

In particolare, negli schemi xsd Tipi-base-siecic e base_v2/Tipi-base-siecic è stato modificato il pattern “CodiceTavolare” al fine di consentire l’inserimento dei dati del tavolare nel formato adeguato.
Si comunica che il sistema di Model Office per l’esecuzione dei test è già aggiornato per la verifica degli strumenti messi a disposizione dei professionisti.
 

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Pubblicato il Decreto-Legge 31 agosto 2016, n. 168: nuove disposizioni sul processo amministrativo telematico

Nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2016, è stato pubblicato il decreto legge n. 168/2016 recante “Misure urgenti per la definizione del contenzioso pendente dinanzi alla Corte di Cassazione, per l’efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa“.
 
E’ il capo II a contenere le disposizioni che innovano la normativa del processo amministrativo telematico, nell’intento, dichiarato in seno al Consiglio dei ministri n. 127, di “armonizzare gli strumenti del PAT con il codice dell’amministrazione digitale (domicilio digitale, estensione agli avvocati difensori dell’attestazione dell’efficacia probatoria delle copia per immagine di documenti cartacei)” e di “estendere l’utilizzo delle modalità di deposito degli atti anche per i soggetti non dotati di posta elettronica certificata (modalità upload)”.
 
Si prevedono, inoltre, misure transitorie destinate a trovare applicazione nel primo trienno a decorrere dal 1° gennaio 2017, come l’istanza di rimessione del ricorso all’esame dell’adunanza plenaria in presenza di significativi contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione e sull’applicazione delle norme in tema di processo amministrativo telematico (art. 7, 2° comma), ovvero nel primo anno di attuazione del PAT, quali l’esimente dal deposito telematico per i procedimenti pendenti al 1 gennaio 2017 (art. 7, 3° comma) e l’obbligo di depositare la copia cartacea del ricorso e degli scritti difensivi depositati con modalità telematiche (art. 7, 4° comma).
 
L’auspicio è che si tratti del primo passo nella pianificazione degli interventi correttivi necessari a favorire il processo di cambiamento nel settore della giustizia amministrativa. In quest’ottica, il prossimo appuntamento è rappresentato dalla legge di conversione del decreto legge n. 168/2016.
 
Approfondimenti
 

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