Verso un processo civile sempre più telematico dopo il correttivo della Riforma Cartabia

di Elisabetta Zimbè Zaire – Avvocato in Busto Arsizio


La giustizia civile italiana compie un nuovo passo verso la digitalizzazione con il recente Decreto Legislativo, correttivo della Riforma Cartabia, approvato dal Governo il 29 ottobre 2024. Il Decreto rappresenta un tassello fondamentale nel processo di modernizzazione del sistema giudiziario italiano, consolidando e perfezionando le disposizioni introdotte dalla riforma Cartabia. L’intervento legislativo pone un forte accento sulla digitalizzazione delle procedure giudiziarie, con l’obiettivo di rendere la giustizia civile più efficiente, accessibile e trasparente. Tra i principali temi trattati vi sono la pubblicazione delle sentenze, le modalità di comunicazione e notificazione, nonché la costituzione in giudizio delle parti.

Una delle modifiche più rilevanti riguarda, appunto, la pubblicazione delle sentenze. Con il correttivo, viene potenziato l’utilizzo del canale telematico per la diffusione delle decisioni giudiziarie. In particolare, è stato modificato l’art. 133 c.p.c. in tema di pubblicazione e comunicazione della sentenza, al fine di allineare le relative previsioni al processo telematico (PT). La sentenza è ora considerata pubblicata nel momento in cui viene depositata telematicamente nel Portale del Processo Telematico. In tal modo, la pubblicazione viene perfezionata con il deposito, eliminando passaggi burocratici e accelerando il procedimento. Il cancelliere è tenuto a comunicare immediatamente il deposito alle parti costituite tramite Posta Elettronica Certificata (PEC). Tuttavia, tale comunicazione non avvia i termini per le impugnazioni, i quali decorrono solo dal momento della notifica formale della sentenza, garantendo così il diritto di difesa delle parti coinvolte. Questa scelta rafforza ulteriormente il ruolo del Processo Civile Telematico come strumento centrale per la gestione e la comunicazione delle informazioni, in linea con gli obiettivi di digitalizzazione e semplificazione fissati dalla riforma Cartabia.

Altro cambiamento significativo è l’eliminazione del “biglietto di cancelleria”, sostituito dalla comunicazione esclusivamente telematica. La modifica all’art. 136 c.p.c. stabilisce che tutte le comunicazioni di cancelleria siano effettuate tramite PEC, in conformità con quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Nel caso in cui una comunicazione non possa essere recapitata al destinatario, il decreto disciplina la procedura da seguire: se l’impossibilità di consegna non è imputabile al destinatario, l’atto viene trasmesso all’ufficiale giudiziario affinché proceda con la notifica; al contrario, se la mancata comunicazione è attribuibile al destinatario, il cancelliere inserisce l’atto nel portale dei servizi telematici gestito dal Ministero della Giustizia, seguendo le modalità stabilite dall’art. 149-bis del codice di procedura civile. Questo approccio istituzionalizza la trasmissione delle comunicazioni digitali, aumentando la trasparenza e l’affidabilità delle informazioni trasmesse.

Anche le notificazioni, comprese quelle a cura dell’ufficio, vedono un incremento nell’uso dei mezzi telematici come strumento principale per raggiungere i destinatari, limitando l’uso della notifica cartacea ai soli casi eccezionali e specificamente previsti. In particolare, l’ufficiale giudiziario può inviare al destinatario una copia firmata digitalmente o un duplicato informatico dell’atto, rispettando le regole tecniche previste per le comunicazioni digitali. Questo riduce la necessità di notifiche cartacee e velocizza l’intero processo di notifica.

Il correttivo ha anche introdotto una significativa parificazione tra notifiche tradizionali e telematiche. Anche per le notifiche via PEC, è stato previsto un perfezionamento separato per il notificante e per il destinatario, come avviene per le notifiche tradizionali. In questo modo, la notifica si perfeziona per il notificante nel momento in cui viene inviata, mentre per il destinatario nel momento della ricezione. Questa novità garantisce maggiore certezza giuridica e uniformità nelle procedure di notifica.

Tra le modifiche più rilevanti vi è, poi, quella riguardante l’atto di citazione, che ora dovrà obbligatoriamente includere l’indirizzo PEC del convenuto, prelevato dai pubblici elenchi. Questo indirizzo è equiparato a residenza, domicilio o dimora, eliminando così possibili incertezze legate alla reperibilità del destinatario. Tale modifica mira a garantire maggiore precisione e sicurezza nelle notificazioni, riducendo i rischi di errori e contestazioni. Inoltre, la citazione potrà essere effettuata telematicamente, migliorando tracciabilità e velocità di esecuzione, soprattutto in caso di termini processuali stringenti. La costituzione delle parti avverrà tramite deposito degli atti in formato digitale attraverso il Portale del Processo Telematico, riducendo i tempi di attesa e semplificando la gestione dei documenti processuali.

La costituzione in giudizio dell’attore subisce un cambiamento importante: la nota di iscrizione a ruolo viene eliminata e sostituita dalle informazioni contenute nel file telematico depositato tramite il Portale del Processo Telematico, come previsto dalla modifica all’art. 165 c.p.c. Viene, inoltre, abolito l’obbligo del fascicolo cartaceo, salvo in casi specifici, come il deposito di documenti contestati in originale. Questo intervento snellisce la procedura, riducendo l’uso della carta e favorendo un sistema completamente digitalizzato.

Un’ulteriore innovazione riguarda la possibilità per la parte che si costituisce in giudizio senza assistenza legale di indicare un domicilio digitale. Questo domicilio potrà consistere in un indirizzo PEC scelto dai pubblici elenchi, in alternativa alla tradizionale dichiarazione di residenza nel comune del tribunale. La novità consente una gestione più flessibile e moderna delle comunicazioni processuali, favorendo la digitalizzazione anche per i cittadini non rappresentati da un avvocato.

Le novità previste da Decreto Legislativo correttivo del 29 ottobre 2024 saranno oggetto di due specifici webinar gratuiti di Maat LegalPaperless:

4/12/2024 ore 14.30-16.30: I procedimenti di famiglia nella riforma e nei suoi correttivi

16/12/2024 ore 14.30-16.30: La tempestività delle notifiche a mezzo PEC dopo il correttivo della Riforma e la sentenza n. 28452 emessa il 5 novembre 2024 dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione