Processo Penale Telematico: pubblicato il nuovo provvedimento DGSIA di cui all’art. 24 comma 4 del dl 28 ottobre 2020 n. 137 per il deposito degli atti mediante Portale

E’ stato pubblicato sul Portale dei Servizi Telematici (pst.giustizia.it) il nuovo provvedimento del Direttore Generale dei sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia (DGSIA) riguardante le disposizioni relative al deposito telematico degli atti presso gli Uffici del Pubblico Ministero di cui all’art. 24, comma 4, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137.

Il provvedimento, che affianca quello dedicato al deposito mediante PEC (di cui abbiamo parlato qui), si occupa nello specifico del deposito mediante PDP (Portale Deposito atti Penali).

All’art. 2 sono specificati gli atti da depositare obbligatoriamente mediante portale:

“.. istanze indicate dall’articolo 415-bis, comma 3, del codice di procedura penale, della istanza di opposizione all’archiviazione indicata nell’art. 410 c.p.p., della denuncia di cui all’art. 333 del codice di procedura penale, della querela di cui all’art. 336 del codice di procedura penale e della relativa procura speciale, della nomina del difensore e della rinuncia o revoca del mandato indicate dall’art. 107 del codice di procedura penale individuati ai sensi del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge18 dicembre 2020, n. 176”

Restano invariate le specifiche tecniche relative al deposito degli atti e in particolare:

  • la previsione che l’atto sia un file PDF non scansionato ma nativo;
  • i formati CAdES e PaDES ammessi per l’apposizione della firma digitale;
  • nonchè il limite di 30 mega per singolo deposito.

Viene specificato che al fine di ottenere la visibilità dei procedimenti deve essere effettuata la preventiva annotazione nei registri (Re.Ge.WEB) della nomina del difensore.

Di particolare interesse l’elenco degli esiti possibili del deposito:

a) inviato: eseguita con successo l’operazione di “Invio”;
b) in transito: in attesa di smistamento al sistema dell’Ufficio del pubblico ministero destinatario;
c) in fase di verifica: il deposito è pervenuto nei sistemi dell’ufficio del pubblico ministero destinatario;
d) accolto: intervenuta associazione dell’atto inviato al procedimento di riferimento; nel caso di denuncia e di querela, ricevimento ed iscrizione del procedimento nel Re.Ge.WEB da parte della Procura della Repubblica;
e) rigettato: rifiuto del deposito; la motivazione è riportata sul PDP;
f) errore tecnico: si è verificato un problema in fase di trasmissione; il difensore è invitato dal messaggio di stato ad effettuare nuovamente il deposito.