Sì al Processo Civile Telematico in Cassazione, ma dal prossimo 31 marzo

Con Decreto pubblicato in GU il 28 gennaio scorso, il Ministero della Giustizia ha accertato l’installazione e l’idoneità delle attrezzature informatiche presso la Corte suprema di Cassazione nonché la funzionalità dei servizi di comunicazione del settore civile per il deposito telematico degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti.

Il tutto a decorrere dal 31 marzo 2021.

Il Decreto è stato emesso in osservanza dell’art. 221, comma 5, del D.L. n. 34/2020 (conv. con modificazioni in L. n. 77/2020) secondo cui:

Nei procedimenti civili innanzi alla Corte di cassazione, il deposito degli atti e dei documenti da parte degli avvocati può avvenire in modalità telematica nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. L’attivazione del servizio è preceduta da un provvedimento del Direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del Ministero della giustizia che accerta l’installazione e l’idoneità delle attrezzature informatiche, unitamente alla funzionalità dei servizi di comunicazione dei documenti informatici.

La normativa emergenziale:

  • da un lato, prevede la facoltà per i difensori di depositare in via telematica atti e documenti avanti alla Corte di Cassazione,
  • dall’altro lato, subordina l’attivazione del servizio all’emanazione di apposito decreto ministeriale.

Arriva ora il decreto che, tuttavia, accerta l’idoneità dei sistemi a decorrere dal prossimo 31 marzo. Ne segue che sarà quest’ultima data a segnare il passaggio dalla fase di sperimentazione attualmente in corso ad un nuovo regime in cui il deposito telematico diviene facoltativo, quale ulteriore opzione a disposizione del difensore.