Pubblicato il Decreto-Legge 31 agosto 2016, n. 168: nuove disposizioni sul processo amministrativo telematico

Nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2016, è stato pubblicato il decreto legge n. 168/2016 recante “Misure urgenti per la definizione del contenzioso pendente dinanzi alla Corte di Cassazione, per l’efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa“.
 
E’ il capo II a contenere le disposizioni che innovano la normativa del processo amministrativo telematico, nell’intento, dichiarato in seno al Consiglio dei ministri n. 127, di “armonizzare gli strumenti del PAT con il codice dell’amministrazione digitale (domicilio digitale, estensione agli avvocati difensori dell’attestazione dell’efficacia probatoria delle copia per immagine di documenti cartacei)” e di “estendere l’utilizzo delle modalità di deposito degli atti anche per i soggetti non dotati di posta elettronica certificata (modalità upload)”.
 
Si prevedono, inoltre, misure transitorie destinate a trovare applicazione nel primo trienno a decorrere dal 1° gennaio 2017, come l’istanza di rimessione del ricorso all’esame dell’adunanza plenaria in presenza di significativi contrasti giurisprudenziali sull’interpretazione e sull’applicazione delle norme in tema di processo amministrativo telematico (art. 7, 2° comma), ovvero nel primo anno di attuazione del PAT, quali l’esimente dal deposito telematico per i procedimenti pendenti al 1 gennaio 2017 (art. 7, 3° comma) e l’obbligo di depositare la copia cartacea del ricorso e degli scritti difensivi depositati con modalità telematiche (art. 7, 4° comma).
 
L’auspicio è che si tratti del primo passo nella pianificazione degli interventi correttivi necessari a favorire il processo di cambiamento nel settore della giustizia amministrativa. In quest’ottica, il prossimo appuntamento è rappresentato dalla legge di conversione del decreto legge n. 168/2016.
 
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